Il nuovo regolamento Ue sul biologico incassa il via libera del Parlamento europeo

Il testo concordato sul biologico dovrà essere ancora formalmente approvato dal Consiglio Ue prima della sua entrata in vigore

Il Parlamento europeo ha approvato in via definitiva la nuova regolamentazione comunitaria sulla produzione e l’etichettatura del biologico, già concordata nei negoziati fra Parlamento e ministri Ue, con 466 voti in favore, 124 voti contrari e 50 astensioni. Il testo concordato dovrà essere formalmente approvato dal Consiglio Ue prima che possa essere applicato. Si prevede che entri in vigore dal 1 gennaio 2021.

Per garantire la qualità dei prodotti biologici le nuove regole stabiliscono controlli basati sul rischio di contaminazione lungo tutta la catena di approvvigionamento che vengono eseguiti di regola ogni anno od ogni due anni nel caso di esiti regolari nel corso degli ultimi tre anni.

Tutti i prodotti importati da paesi extra Ue dovranno rispettare gli standard comunitari sul biologico. Le attuali norme in materia di “equivalenza”, che impongono ai paesi terzi di conformarsi a norme simili ma non identiche, saranno eliminate entro cinque anni dall’entrata in vigore.

Le deroghe che permettono l’utilizzo di semi convenzionali nella produzione biologica saranno eliminati entro il 2035. Le aziende agricole che producono sia prodotti convenzionali che biologici continuano a essere autorizzate, a condizione che le due attività agricole siano chiaramente ed efficacemente separate. Le certificazioni diventeranno più facili per i piccoli coltivatori.

 

Critica la Coldiretti

“Il nuovo regolamento – sottolinea la Coldiretti – concede agli Stati la possibilità di mantenere in vigore soglie meno restrittive per i residui di fitofarmaci o di contaminazione da Ogm con un grave danno di immagine per il settore del bio soprattutto nei Paesi, come l’Italia, nei quali gli standard di produzione sono molto elevati. Inoltre, la possibilità di produrre biologico senza utilizzare il suolo contrasta totalmente con i principi fondamentali che caratterizzano questo metodo di produzione, che non può prescindere dalla terra”.

 

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